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Dormire bene è importante, non è certo un mistero, tant’è che è stata istituita una Giornata mondiale dedicata al sonno, che cade il 19 marzo. L’obiettivo della ricorrenza è sensibilizzare sui comportamenti da adottare per un riposo rigenerante e di qualità, in quanto si tratta di un fattore che incide in maniera considerevole sulla salute fisica e mentale.
Oltre alle raccomandazioni di dormire un numero minimo di ore a notte e di evitare l’uso dello smartphone prima di coricarsi, bisognerebbe informare sull’importanza della biancheria da letto nella fase di assopimento, e del ruolo giocato dai tessuti da arredamento, che oltre ad armonizzare la composizione della stanza mostrando la personalità di chi la vive, incidono sul riposo. Molti di questi sono inoltre a contatto diretto con la pelle, per cui sarebbe opportuno concentrarsi sulla qualità dei materiali per evitare conseguenze spiacevoli.
Secondo alcuni studi, il tipo di biancheria da letto può aiutare a dormire più a lungo, oltre a essere rilevante per il mantenimento della temperatura notturna ideale, che si aggira tra i 18 e i 20 °C.
Lenzuola e federe: il dominio delle fibre naturali
Di notte, in particolare durante l’estate, la sudorazione sale alle stelle: si tende a perdere molti liquidi, per cui per avere un microclima ottimale vanno scelti tessuti in grado di far traspirare la pelle, soprattutto per gli elementi che stanno più a contatto con essa, come le lenzuola e le federe. Come sempre le fibre naturali hanno la meglio sui materiali sintetici, che creano un ambiente troppo caldo e sono nocivi per la cute, in quanto potrebbero rilasciare sostanze chimiche pericolose. Di tutt’altra pasta sono invece il cotone e il lino, che hanno tra le loro qualità il rilascio della freschezza. Il cotone, per le sue proprietà termiche, si presta bene a qualsiasi stagione ed è diventato il più utilizzato per le federe e le lenzuola. È un materiale in grado di sopravvivere nel tempo, non provoca allergie e può essere tinto con qualsiasi tipo di colorazione. Per stabilire la qualità di questo tessuto bisogna osservare la lunghezza e lo spessore delle fibre che lo compongono: più sarà lunga e densa, più il filato sarà pregiato e resistente. Un altro tessuto per lenzuola e federe che saprà creare una sensazione di comfort perfetta per il riposo è il lino: ottimo materiale traspirante, fa disperdere il calore e mantiene il corpo al fresco, favorendo un addormentamento più rapido e un sonno ristoratore. Anallergico proprio come il cotone, la sua trama non trattiene sporco, ma ha la tendenza a stropicciarsi, soprattutto appena comprato. Il lino è più ricercato del cotone, anche se non ai livelli della seta, tessuto di lusso per antonomasia. Dal punto di vista estetico è quello che si presenta meglio, anche se è difficile da lavare e bisogna stare attenti a non danneggiarlo, mentre dal lato funzionale è un materiale termoregolatore di tutto rispetto. Nelle federe aiuta a evitare i segni sul viso provocati dalle pieghe della stoffa, oltre a porsi come materiale capace di rallentare l’invecchiamento.
Tende per la camera da letto: giochi di luce assicurati
Non a stretto contatto con la pelle come le federe e le lenzuola, ma altrettanto importanti per conciliare il sonno, le tende aiutano a contrastare un elemento naturale che può disturbare non poco il riposo, soprattutto d’estate quando il sole sorge la mattina presto: la luce. Anche nel caso dei tessuti per le tende vincono i materiali naturali, capaci di portare una ventata di freschezza nella stanza proteggendo al contempo dal sole, senza appesantire lo spazio con stoffe spesse. La seta ripara bene dai raggi solari, ma non riesce a filtrare molta luce. Se non potete farne a meno e volete abbellire la stanza con questa stoffa pregiata, cercate di bilanciarla con altri tessuti: se avete due finestre nel locale potete ricoprirne una con la seta e l’altra con un tessuto a scelta tra cotone e lino.
I tessuti per la stagione autunno/inverno
Con l’arrivo dell’inverno la situazione cambia: è vero che ci sono tessuti per la camera da letto che si adattano a qualsiasi stagione, ma con il freddo le necessità mutano e anche il letto si trasforma: compaiono coperte e piumini, plaid e trapunte. Spazio alle lenzuola di flanella, materiale leggero di lana cardata, morbido e resistente, che aiutano a dormire bene anche quando il clima è particolarmente rigido. Cosa c’è di più bello dell’avvolgersi in una coperta quando fa freddo? Niente, soprattutto se è di lana, tessuto neutro agli odori, capace di regolare l’umidità immagazzinandola fino al 35% del suo peso specifico. È morbida e poco irritante per la pelle, ma può provocare allergie essendo composta da carbonio, ossigeno, idrogeno, azoto e zolfo. In alternativa c’è il pile, tessuto sintetico ottenuto dalla lavorazione di fibre in poliestere, ha le stesse proprietà della lana anche se riscalda più velocemente. In inverno compare anche il piumino, che può essere imbottito di piume d’oca bianche o piume grigie: quest’ultime sono meno calde, e vanno a comporre quel tipo di piumino che nel gergo comune è conosciuto con il nome di piumone.