Un modo per rivoluzionare completamente lo stile della vostra casa, un tocco di luce che sarà in grado di rinnovare gli ambienti in modo particolare e sorprendente: stiamo parlando dello stucco veneziano bianco, una pittura che colpisce e avvolge, in grado di far “rivivere” anche le zone della casa meno apprezzate.
La meraviglia dell’antico con una tonalità moderna capace di adattarsi alle atmosfere più differenti. Nei prossimi paragrafi scopriremo come realizzarlo per sfruttarlo al meglio.
Come realizzare lo stucco veneziano bianco
Quando parliamo di stucco veneziano dobbiamo ricordarci che si tratta del risultato di una miscela, ma tra quali materiali esattamente? Si tratta di un perfetto mix tra la miscela grassello di calce, la miscela di calce aerea, l’acqua, e per completare, la polvere di marmo.
Per ottenere l’effetto liscio marmoreo, occorre stendere non meno di due, tre mani di prodotto con l’apposita attrezzatura (spatola). Naturalmente il bianco è il colore perfetto per dare ancora più incisività alla percezione di liscio della superficie interessata. Le pareti trattate con lo stucco veneziano bianco doneranno eleganza e raffinatezza ai locali della vostra casa, grazie ai giochi di luce prodotti dal bianco.
Stucco Veneziano bianco, attenzione alle fasi di lavorazione
Per ottenere l’effetto desiderato con lo stucco veneziano bianco, occorre fare molta attenzione al processo di lavorazione e di realizzazione: per prima cosa dovrete disporre di una parete di partenza di gesso. Questo vi garantirà un risultato finale ottimale.
Passate poi alla sovrapposizione di tre strati di prodotto partendo però dalla predisposizione di un fondo che funga da isolante per il gesso. Attendete almeno quattro ore e poi passate alla stesura del prodotto decorativo vero e proprio.
Durante la spalmatura con la spatola dovrete prestare molta attenzione alla fase della rasatura, da eseguire con movimenti in senso circolare. Lasciate trascorrere altre quattro ore e avviate la fase della carta vetrata con cui proseguirete la lavorazione. Ancora una seconda mano, ancora altre tre/quattro ore di inattività, per poi passare nuovamente alla carta vetrata (220). Prestate molta attenzione nel rendere la superficie quanto più liscia possibile, si tratta del passaggio che conferirà maggiormente l’effetto marmorino, pertanto non va assolutamente trascurato!