Il nuovo anno è cominciato, e al suo inizio come sempre si accompagna una lista di buoni propositi che si cerca di rispettare. Siccome gli obiettivi stilati vengono spalmati su 365 giorni, ce ne sono alcuni proiettati verso la bella stagione, come rimodernare casa.
Pensarci già ora non è sbagliato: quando i lavori sono di una certa importanza, non si può decidere tutto all’ultimo, e la voglia di lanciarsi in questa impresa è favorita anche dalla presenza di bonus dedicati che comportano sgravi fiscali considerevoli, che incentivano a intervenire sulla propria abitazione. E il 2022 non sarà da meno: molti sconti per favorire i lavori edili sono già stati prorogati. Vediamo quali.
Riconfermato il Superbonus 110%, con alcune differenze rispetto allo scorso anno: è stato infatti esteso anche alle case unifamiliari, e sono stati eliminati alcuni vincoli a livello di Isee, lasciando presente come unica condizione quella di effettuare il 30% dei lavori prima del 30 giugno 2022. Prolungato il bonus per i condomini e per gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari fino al 2023, con aliquota decrescente. Non mancherà all’appello anche il Bonus Mobili, con alcune modifiche rispetto al 2021: il limite di spesa per gli interventi è stato fissato a 10 mila euro, mentre già dal prossimo anno scenderà a 5 mila. Con la detrazione Irpef del 50% sulla spesa, verranno recuperati massimo 5 mila euro in dieci anni, a condizione che i lavori siano cominciati a partire dal primo gennaio 2021.
Per quanto riguarda il cambio di elettrodomestici, si potranno fare interventi per installare forni di classe non inferiore alla A, mentre per le lavatrici e le lavastoviglie non dovrà essere inferiore alla E, e infine i frigoriferi e i congelatori dovranno essere tutti di classe superiore o uguale alla F. Requisito essenziale per questi interventi è che la manutenzione da effettuare sia straordinaria, a eccezione di coloro che risiedono in un condominio, i quali potranno procedere anche con una manutenzione ordinaria.
Oltre alla presenza di numerosi bonus, gli altri motivi per cui si decide di rinnovare casa sono aumentarne il valore in previsione di una vendita futura, perché un’abitazione all’avanguardia diventa più appetibile sul mercato, e renderla un luogo accogliente ed efficiente, non solo dal punto di vista funzionale ma anche estetico, creando una disposizione degli spazi adatta alle proprie esigenze. Migliorare l’isolamento delle finestre per esempio, contribuisce ad aumentare l’agio e a far rivalutare l’immobile, oltre a portare un vantaggio in termini economici. Infine, rimodernare un casa costa meno che comprarne una nuova con già tutti i comfort.
Passando concretamente ai fatti, si può pensare di sostituire un vecchio impianto di riscaldamento o la caldaia con dei pannelli solari, oppure cambiare gli infissi o le schermature solari per garantire una maggiore protezione alla casa e migliorare l’illuminazione dell’ambiente, soprattutto se viene rimodernato anche l’impianto elettrico, posizionando in maniera strategica la luce artificiale. È possibile rivoluzionare componenti essenziali della casa come i pavimenti, che garantiscono dal punto di vista tecnico un buon grado di isolamento essendo considerate finiture delle superfici, e abbelliscono e decorano gli spazi interni, conferendo stile all’immobile. Modificare e rinfrescare le pareti è un altro lavoro di ristrutturazione da non tralasciare. L’ultimo step di rimodernamento coinvolge la disposizione degli spazi e l’arredo, e in questa fase non è raro che vengano effettuate scelte più tecnologiche, non solo all’interno della casa tramite l’installazione di impianti domotici che permettono di controllare l’illuminazione, il sistema di allarme, il riscaldamento e la diffusione sonora, ma anche all’esterno.
Chi dispone di un terrazza potrebbe infatti montare delle tende da sole “smart” in vista della bella stagione, regolabili a seconda delle proprie esigenze e dei cambiamenti atmosferici. Se avete un giardino, delle pergotende faranno al caso vostro. Si tratta di strutture adibite alla copertura di ambienti aperti, proposte anche da Tendaflex, che possono avere due o quattro pilastri di sostegno a sorreggere un rivestimento che può essere costituito da pannelli di tendaggio, morbidi o semirigidi, oppure da lamelle orizzontali come avviene per le pergole bioclimatiche, che possono essere ritratte meccanicamente per lasciar filtrare i raggi solari durante la bella stagione. Le lamelle orientabili, di solito in alluminio, aiutano a migliorare la ventilazione e a gestire la luminosità, controllandone semplicemente l’inclinazione. La domotica ha rivoluzionato anche queste installazioni, soprattutto rispetto alla loro regolazione in termini di apertura e chiusura, gestibile tramite telecomandi o app, con i quali è altresì possibile modificare l’intensità delle luci presenti nella struttura. L’automazione delle pergotende può essere regolata anche da sensori meteo integrati, che reagiscono agli eventi meteorologici attivando di propria iniziativa la movimentazione delle lamelle. Esistono inoltre sistemi antischiacciamento che, in fase di riavvolgimento, possono rilevare la presenza di ostacoli tra le lame, bloccandone istantaneamente la chiusura. A completare l’efficienza delle tende da sole ci pensano i sensori di temperatura, che in caso di caldo torrido o freddo polare fanno muovere le lamelle per creare le condizioni ottimali per godersi la permanenza in pergotenda nel massimo comfort.
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