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La qualità dell’aria all’interno degli edifici è un fattore spesso sottovalutato, ma molto importante per la salute degli individui.
In genere si è indotti a pensare che si tratti di un problema marginale nell’ambiente domestico, e che sia limitato al solo ambito industriale, ma in realtà negli ultimi decenni si è assistito a un aumento di agenti inquinanti proprio nei locali destinati al vivere quotidiano, nei quali la concentrazione di tali sostanze è spesso di difficile valutazione.
Inquinamento indoor: quali sono gli effetti sull’uomo
Le conseguenze legate all’esposizione degli individui agli inquinanti indoor sono diverse e in genere connesse sia alla molteplicità degli agenti negli ambienti sia all’eccessiva variabilità della loro concentrazione.
Nei casi meno gravi si segnalano episodi di discomfort, difficoltà di concentrazione e malessere diffuso, nei casi più gravi, si assiste invece all’insorgenza di emicranie, problemi alle mucose o veri e propri episodi di avvelenamento.
L’anidride carbonica, ad esempio, è un gas inodore e incolore derivante dalla normale attività metabolica. Una concentrazione elevata di questa sostanza è in genere indice di una cattiva qualità dell’aria indoor, che può avere effetti sul calo delle prestazioni e, di conseguenza, sulla produttività. Ma la CO2 non è l’unico responsabile dell’inquinamento domestico.
Tra i fattori capaci di alterare le normali condizioni indoor e, con esse, la salute degli individui, ci sono anche le polveri sottili, causate dallo svolgimento di attività quotidiane legate alla preparazione dei pasti, all’utilizzo di prodotti per le pulizie o ai processi di combustione.
Per quanto riguarda invece le sostanze che provocano effetti tossici e potenzialmente pericolosi, non si può non citare il monossido di carbonio, un gas impercettibile all’olfatto che, in alte concentrazioni, può risultare addirittura letale.
Come proteggere la casa dall’inquinamento indoor
Oggi esistono diversi dispositivi per monitorare la qualità dell’aria e difendersi dai rischi che derivano da un ambiente inquinato. Tra questi spicca, per esempio AirSafe, il sensore per la qualità dell’aria progettato da Generali Jeniot, che analizza la salubrità degli interni segnalando eventuali concentrazioni pericolose.
I dispositivi per il monitoraggio degli ambienti utilizzano, infatti, dei sensori intelligenti, capaci di rilevare alti quantitativi di anidride carbonica e monossido di carbonio, ma anche eventuali materiali particellari sospesi – come PM 1, PM 2.5, PM 10 – e i VOC, i cosiddetti composti organici volatili.
Al superamento di una certa soglia di inquinanti, tali dispositivi emettono un segnale sonoro e visivo e, qualora siano dotati di tecnologia smart, possono inviare un messaggio di allerta direttamente sullo smartphone, agevolando un pronto intervento anche qualora ci si trovi fuori casa.
Inserire un tale apparecchio per il monitoraggio indoor aiuta a captare la presenza di elevate concentrazioni di sostanze non percepite dall’uomo e a proteggere la propria famiglia dagli effetti nocivi che questi agenti possono avere sulla salute.
I consigli per migliorare la qualità dell’aria in casa
Anche i mobili o i materiali edili sono spesso tra le cause dell’alta concentrazione di sostanze dannose per l’organismo.
Per difendersi, è importante cercare di eliminare le fonti inquinanti, ricordando che un approccio più consapevole nelle proprie scelte, anche nelle fasi di acquisto, può prevenire significativamente l’insorgenza di problematiche. Fondamentale, dunque, ridurre al minimo l’utilizzo di sostanze pericolose per la salute, preferendo, ove possibile, l’utilizzo di vernici prive di solventi e additivi.
È altrettanto importante evitare di custodire, all’interno della propria casa, colle o solventi, soprattutto in aree confinate o non opportunamente ventilate. Al tempo stesso, è fondamentale non fumare negli spazi interni e diminuire l’utilizzo di prodotti per la pulizia dannosi, che possono rendere l’aria meno salubre e di conseguenza meno sicura.
In ogni caso, in presenza di criticità o qualora si sospetti un’alta concentrazione di sostanze dannose per la salute, il gesto più immediato e più importante che da compiere – anche se può apparire piuttosto scontato – è assicurare ai locali un’opportuna aerazione.
Agevolare il ricambio dell’aria indoor, infatti, riduce al minimo la concentrazione di gas e prodotti inquinanti, permettendo di evitare l’insorgenza di spiacevoli effetti sull’organismo, sia a breve sia a lungo termine.