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La pandemia di Covid-19 ha completamente rivoluzionato le nostre vite ed usanze. Siamo stati in lockdown, con quarantena in casa e uscite solo per motivi di stretta necessità, chiusura di negozi e aziende, sospensione di concerti ed eventi sportivi.
Come logica conseguenza, anche l’economia ha avuto, e ha, una grave crisi finanziaria, con tantissime persone in cassa integrazione o, peggio ancora, senza lavoro. Purtroppo, si tratta di un’emergenza senza precedenti, che ha colto alla sprovvista tutti i Paesi Mondiali e le loro economie.
Una novità introdotta dal governo, prima della pandemia, è proprio la nuova IMU, ecco la normativa del 2020.
Nuova IMU 2020: normativa
Prima di tutto ciò, il Governo stava apportando numerose modifiche al sistema tributario e, nello specifico, con l’ultima Legge di Bilancio 2020 ha introdotto la nuova IMU 2020, ovvero un’imposta che riunisce la vecchia IMU (imposta municipale propria), la TASI (tributi per servizi indivisibili) e la TARI (tassa sui rifiuti).
Non servirà quindi pagare ogni volta singolarmente ognuna di queste, bensì pagare soltanto l’imposta della nuova IMU che, come vedremo, ha cifre e date di scadenza diverse dalle precedenti.
Chi la deve pagare
Ovviamente, la tassa deve essere pagata da chiunque abbia una abitazione di proprietà, dai locatari di immobili in leasing o concessionari di aree demaniali.
Come con la precedente IMU, ci sono classi di persone che possono evitare di pagare questa imposta. Nello specifico, chi possiede un solo immobile che usa come abitazione (classi A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7) e chi rientra nelle classi catastali C/2, C/6 e C/7.
Come già riportato dal Governo, l’aliquota minima è fissata all’8,6% ogni 1000 euro, con addirittura un possibile aumento di due punti percentuali, superando il 10% quindi, in casi particolari e specifici di necessità. L’obiettivo, infatti, è far recuperare allo Stato la stessa cifra minima di quando si pagavano separatamente l’IMU, la TASI e la TARI.
Per quanto riguarda i due punti percentuali in più, essi non sono obbligatori ma attivabili solo se bisogna fare cassa, pertanto l’amministrazione comunale può decidere senza problemi di eliminarli quando desidera.
Come pagarla
Per pagare l’IMU 2020 è necessario o compilare manualmente l’apposito modulo F24 e pagare quindi tramite bollettino presso una banca, posta, tabacchino, o anche direttamente online, con il sistema PagoPA, opzione molto più comoda e ideale per chi già sa utilizzare Internet.
Tempi e scadenze
Di norma, l’IMU si può pagare singolarmente tutta insieme o anche in due rate differenti, la prima con scadenza il 16 Giugno 2020 e la seconda con scadenza al 16 Dicembre 2020. La prima rata consiste nel pagare la metà rispetto alla quota IMU+TASI dello scorso anno, mentre la seconda si basa esclusivamente sulle aliquote che vengono pubblicate annualmente sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
A causa della pandemia di Covid-19 che ha fortemente colpito il sistema sanitario ed economico di tutto il Paese, tutte le principali imposte fiscali, compresa questa, sono temporaneamente sospese e di conseguenza il limite temporale massimo di pagamento è stato posticipato. Probabilmente, si avrà una data certa in base all’evolversi della situazione in Italia, che per ora sta lentamente migliorando sempre più, anche se bisogna vedere se con l’inizio della Fase 2 ci sarà una risalita dei contagi o ci si avvia verso il ritorno sempre più graduale della vita normale.
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