La casa sul lago del tempo è tra i film più iconici in assoluto. Chi può dimenticare la casa di vetro? Nel 2006, Sandra Bullock e Keanu Reeves, hanno fatto di nuovo coppia per questo remake del film sudcoreano Il Mare, che racconta di una dottoressa che si innamora di un architetto che non ha mai incontrato.
Alex (Reeves) vive nel 2004, ma Kate (Bullock) nel 2006, il che rappresenta un problema. Grazie alla cassetta della posta magica della casa sul lago, però, i due riescono a spedirsi e a ricevere lettere.
La casa sul lago del tempo: dove si trova, interni e stile
Per il film hanno costruito questa insolita casa di vetro sul Maple Lake a Willow Springs, nell’Illinois. Secondo le note di produzione: “Dopo aver passato settimane a scandagliare le location sul lago in Wisconsin, Michigan, Illinois e Indiana e praticamente ogni miglio della vasta costa del lago Michigan per trovare qualcosa che incarnasse tutti gli elementi necessari, il team di produzione di The Lake House ha raccolto la sfida e ha costruito da sé l’iconica casa”.
Il location manager James McAllister è tornato nella contea di Cook, nell’Illinois, dove aveva lavorato un decennio prima per Evil Has a Face in una location della Forest Preserve lungo il tranquillo Maple Lake, un lago artificiale di 55 acri.
“Si è rivelata l’ambientazione perfetta: naturalmente serena e romantica, con la struttura e il terreno circostante che Agresti aveva in mente”.
Almeno metà del film si svolge all’interno e intorno alla casa di vetro sul lago, ed è per questo che è così sconcertante che riusciamo a vedere così poco degli interni. Crowley ha portato la struttura di 2.000 metri quadrati dagli schizzi al completamento in sole dieci settimane:
2 settimane per la progettazione e la documentazione, 4 giorni per le gare d’appalto e sette settimane scarse per la costruzione vera e propria. Sono state necessarie 35 tonnellate di acciaio e una squadra di quasi cento persone per completare la casa prima dell’inizio delle riprese.
Altre curiosità
La casa è stata costruita sulla terraferma accanto al lago, su travi d’acciaio che si elevavano di 3 metri sopra la linea di galleggiamento. Hanno scavato quasi 1.200 metri cubi di terreno e hanno lasciato che le acque del lago si riversassero sotto le palafitte.
“Non era molto grande, ma la logistica è stata una vera sfida, soprattutto per il poco tempo a disposizione”, racconta Crowley. “Abbiamo anche fatto installare un sistema di riscaldamento per tenere caldi i nostri attori”.
“Per certi versi le sue radici affondano nello stile delle scatole di vetro degli anni Sessanta. Abbiamo anche attinto al periodo Regency, uno stile popolare in Inghilterra all’inizio e alla metà del 1800, per aggiungere romanticismo ed eleganza all’aspetto generale”. Hanno anche “integrato alcuni elementi delle serre”.
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