Skyfall, la casa d’infanzia di James Bond, non si è limitata a dare un titolo accattivante – e a fornire un bel luogo di esplosione – al 23° film della serie di James Bond.
Ha contestualizzato la storia di James Bond e ci ha dato uno sguardo a come è nato 007 (sia in senso letterale che figurato), facendo da sfondo alla storia delle origini più simile a quella che vedremo mai per l’iconico personaggio.
Dal momento che la casa è una presenza memorabile e che molti si sono chiesti se la casa di James Bond in Skyfall sia una casa vera e propria – e se sia possibile visitarla o meno – separiamo per un attimo i fatti dalla finzione e vediamo se ci sono luoghi reali in muratura che possiamo perlustrare o se tutto è nato davanti a un muro verde.
Situata nelle brulle terre rurali di Glen Coe, in Scozia, Skyfall è la tenuta della famiglia Bond nelle Highlands scozzesi.
Lasciata in stato di abbandono, con il solo fedele guardiacaccia Kincade a sorvegliare la tenuta, Skyfall non è affatto cara a James Bond, cosa che la spia non si sforza di nascondere.
La casa di James Bond serve più che altro come campo di battaglia, per attirare il cattivo della storia, il calcolato (e spaventoso) Raoul Silva di Javier Bardem.
E Skyfall serve bene al suo scopo, attirando sia Silva che il suo piccolo esercito nel suo terreno pieno di trappole esplosive, per uno scontro memorabile che si conclude con la morte di Silva – e la distruzione totale della proprietà, dato che la casa di Skyfall esplode e viene lasciata bruciare alla fine del film, con le parole di James Bond che riecheggiano il suo totale disinteresse nel preservare la vecchia casa della famiglia Bond, dicendo: “Ho sempre odiato questo posto”.
Sorprendentemente, soprattutto visto il suo tragico destino, la casa di Skyfall era reale, ma non nel senso tradizionale del termine.
La proprietà è stata costruita da zero a Hankley Common, nel Surrey, in Inghilterra (e non in Scozia, come il film vorrebbe far credere).
Skyfall Lodge, nato da un’idea del direttore artistico Dean Clegg, è stato costruito in modo da assomigliare alle costruzioni in pietra battute dalle intemperie delle Highlands, con tanto di muschio strisciante e piccole finestre a bifora.
La proprietà è stata progettata, costruita e utilizzata come location per le riprese, il tutto nell’arco di sei mesi, culminati con un incendio che l’ha avvolta nelle fiamme.
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