Se stai pianificando la disposizione del soggiorno e desideri conferirgli un valore aggiunto, non puoi fare a meno di prevedere al suo interno un camino funzionale e di tendenza.
Gli aspetti da prendere in considerazione in vista della scelta del camino sono numerosi, a cominciare dal budget che si ha a disposizione, ma certo è che uno dei fattori più importanti è quello relativo all’alimentazione. In base a questo parametro, infatti, è possibile distinguere tra i camini a legna, i camini a pellet, i camini a bioetanolo, i camini elettrici e i camini a gas.
Il camino a legna
Il camino a legna è il camino per eccellenza, un grande classico che non passa mai di moda e che trasmette le piacevoli sensazioni del focolare domestico. Se l’estetica non ammette confronti, sono altri i potenziali punti deboli di cui occorre essere consapevoli prima di un eventuale acquisto. Per esempio, conviene ricordare che la resa termica è abbastanza ridotta, a maggior ragione nel caso in cui si propenda per la versione chiusa.
Il ricorso alla legna, poi, offre vantaggi e svantaggi: tra i primi va annoverato di sicuro il prezzo del combustibile, che è molto basso. 100 chili di legna da ardere costano più o meno una quindicina di euro. Certo, d’altra parte è necessario pensare a dove la legna andrà conservata; inoltre movimentarla non è così semplice.
Ancora, un camino a legna sporca, vuoi per la fuliggine, vuoi per la cenere: per questo si dovrebbe prendere in considerazione il suo acquisto solo se si ha abbastanza tempo a disposizione (oltre che voglia) per pulirlo e per occuparsi della sua manutenzione, che dovrà essere costante nel tempo.
Il camino a pellet
Il camino a pellet è una variante di quello a legna, e si differenzia in primo luogo per l’impatto ambientale molto più contenuto che lo caratterizza. Un altro aspetto che merita di essere messo in evidenza, poi, è quello relativo alla resa termica, che è davvero elevata.
I camini a pellet hanno bisogno di essere collegati con l’impianto elettrico di casa e richiedono una manutenzione meno impegnativa rispetto a quella necessaria per i camini a legna. Il pellet costa più o meno 30 euro al quintale, ed è un materiale di scarto legnoso sottoposto a trattamenti ad hoc.
Il camino a bioetanolo
Il camino a bioetanolo è una soluzione ecologica, infatti il bioetanolo è un combustibile di provenienza green e in formato liquido, disponibile in commercio in bottiglie da 1 litro.
I vantaggi sono numerosi, perché non si produce fumo e non ci si deve preoccupare della fuliggine o della cenere, visto che non ce ne sono. La resa termica è molto elevata, e i costi di manutenzione sono bassi. Questo, dunque, è il camino dei sogni per tutti? In apparenza sì, anche se poi si deve pensare che quando si compra un camino la resa estetica è un aspetto decisivo.
Insomma, il camino non serve solo a scaldare, ma anche a costruire un’atmosfera suggestiva e accogliente: ed è evidente che il camino a legna – giusto per citare un esempio – svolge questo compito in maniera più efficace rispetto a uno a bioetanolo.
Il camino elettrico
Il camino elettrico è una soluzione tecnologica e decisamente moderna, ma soprattutto pratica. I modelli che si possono trovare in vendita, disponibili in una vasta gamma di configurazioni, sono in grado di adattarsi anche ad appartamenti di piccole dimensioni e a contesti caratterizzati da spazi ristretti.
Il meccanismo di funzionamento è molto semplice: la corrente elettrica fornisce l’energia che poi viene trasformata in calore e a quel punto si può diffondere per irradiamento nell’ambiente. In linea di massima non vengono generati più di 2mila W di calore, ed è per questo che i camini elettrici si lasciano preferire in locali non troppo ampi.
L’efficienza è uno dei punti di forza di questa tipologia di camino, ma per una valutazione preventiva ottimale conviene tenere conto anche dei consumi, che a lungo andare possono incidere sulle spese in bolletta e di conseguenza sui costi di gestione. Quindi, conviene pensare a quanto tempo il camino dovrà rimanere acceso e alla frequenza con la quale lo si metterà in funzione.
Il camino a gas
Il camino a gas è sinonimo di risparmio; inoltre, è una soluzione che contribuisce a ottimizzare il calore di casa. Sul mercato si possono trovare numerosi modelli, con design differenti che spaziano dal moderno al classico.
Nel caso in cui in casa ci sia già un camino a legna, per altro, lo si può trasformare inserendo nello chassis un bruciatore a gas. Così, l’aspetto tipico di un suggestivo caminetto può essere conservato ma non ci si deve preoccupare di usare come combustibile la legna, che comporta – come si è detto – una gestione a dir poco impegnativa a causa del suo ingombro significativo.
Volendo optare per un camino a gas ex novo, comunque, l’installazione risulta abbastanza facile, anche se l’intervento murario è necessario: si rivela comunque poco invasivo.
Il combustibile usato è il carbone mineralizzato che viene collocato dentro la camera di combustione, insieme con un catalizzatore. Lo scopo è quello di garantire una resa estetica intrigante, dal momento che la fiamma che si produce non è blu, come dovrebbe essere a causa del gas, ma è rossa come quella che si avrebbe con un camino a legna. Quel che ne deriva è un effetto complessivo molto realistico. Volendo, si può adattare il bruciatore per il metano o per il gpl.
Acquistare un camino
Ma a questo punto, una volta scelta la tipologia preferita, dove acquistare un camino?
La cosa vi sorprenderà, ma è anche possibile scegliere e comprare un camino online, su internet infatti ormai esistono numerosi siti italiani di commercio elettronico in grado di proporvi numerose soluzioni, uno di questi è sicuramente quello di Barzotti che contiene un vastissimo catalogo con tutte le tipologie di camini oltre a numerose offerte promozionali. Non vi resta che l’imbarazzo della scelta!
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