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Il potere benefico della natura molte volte viene sottovalutato, però quando si entra a contatto con essa ci si rende conto delle sue potenzialità e di quanto faccia bene allo spirito e al corpo. Infatti ora va di moda la creazione di giardini zen all’interno della propria area verde, considerati un angolo di paradiso in cui potersi rifugiare dal caos delle città.
Di seguito vediamo come creare un giardino zen fai da te facile.
Prima di mettersi all’opera è necessario sviscerare a dovere il significato di questa opera. Si tratta di proporre un luogo elegante, servendosi di alcuni componenti di origine naturale a cui assegnare una posizione ben precisa e rassettata. Metaforicamente questo vuole comunicare di scrollarsi di dosso tutto ciò che è inutile dando la priorità a ciò che invece nella vita è necessario e insostituibile.
Per rendere questo giardino zen funzionale è indispensabile seguire alla lettera alcuni principi fondamentali: natura, disparità, asimmetria e contrasto.
Come è presumibile, la natura è il principio cardine attraverso il quale è possibile creare da zero un giardino giapponese Zen.
La disparità, invece, è una metodologia attraverso la quale si cerca di non creare, tra gli elementi presenti, delle simmetrie: questi infatti tendono sempre ad essere raggruppati in una maniera tale da far ricordare alla mente la figura del triangolo.
L’asimmetria è associata a tutto ciò che è piacevole: le cose che invece presentano una forma simmetrica vengono considerate artificiali, dunque inutili per la propria esistenza.
Infine, il contrasto è un altro elemento fondante di un giardino Zen: ogni elemento presente al suo interno viene accostato con ciò che è in contrapposizione con esso. Quindi se si piantano degli alberi di grosse dimensioni, al suo fianco sarà possibile trovare un albero di dimensioni ridotte, e via dicendo.
Come detto prima, ogni elemento non è lì per caso: la sua presenza è stata fortemente voluta perchè ha uno scopo ben preciso nella vita di ogni Uomo ed il suo posizionamento segue un filo logico. Gli elementi che non devono mai mancare all’interno di un giardino zen sono le pietre, l’acqua e le piante.
Non tutte le pietre sono adatte ad un giardino come quello Zen: si prediligono, infatti, quelle che presentano una forma irregolare. Esse non devono essere posizionate secondo una logica universale ma allo stesso tempo devono creare una sorta di vialetto: questo, se attraversato, deve portare sino ad un luogo non visibile inizialmente, come ad esempio un prato.
L’acqua è talmente importante che viene riproposta anche quando non è possibile posizionarla in quel momento, utilizzando la ghiaia e creando dei semicerchi che danno l’idea di onda in movimento.
Chi invece riesce ad utilizzare questo elemento, la utilizza per riprodurre cascate o laghetti: le prime vengono scelte per l’armonia generata dal suono dell’acqua che cade, i secondi devono essere riproposti in una maniera tale da ricordare un lago che si estende a dismisura.
Per quanto riguarda le piante, invece, esiste una selezione di quelle adatte ad un giardino Zen: bambù, acero, pino e rododendro. Queste vengono scelte principalmente perchè suscitano nei presenti una sensazione di armonia e tranquillità.
Caratteristica particolare delle piante è che sono posizionate sulla base della loro natura. Generalmente vengono favorite le piante di origini femminili, le quali trovano una loro posizione lungo il sentiero; chi, invece, decide di arricchire il proprio giardino con piante maschili le colloca principalmente nei pressi dell’entrata.
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