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L’energia proveniente da fonti pulite è un bene estremamente prezioso per l’uomo e per l’ambiente.
Le risorse rinnovabili, infatti, rappresentano la risposta più esauriente per il conseguimento della decarbonizzazione del settore energetico, a sostegno del processo di transizione green con il quale l’Europa punta al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Fonti rinnovabili: caratteristiche e benefici dell’energia pulita
Una risorsa può essere considerata rinnovabile se ha la capacità di rigenerarsi in modo naturale un numero infinito di volte e in tempi sensibilmente più veloci rispetto a quelli necessari al fabbisogno del genere umano.
Tra le principali fonti di energia rinnovabile, dunque, ci sono l’acqua, il sole e il vento, che oltre a presentare tempistiche di rigenerazione estremamente brevi sono originate da cicli spontanei e completamente naturali, che le rendono pulite, ampiamente disponibili in natura, ma soprattutto inesauribili e sostenibili per il pianeta.
È dal loro utilizzo che si ottengono energie completamente green, che non prevedono, come accade invece per l’energia proveniente da fonti fossili, l’emissione nell’atmosfera di gas a effetto serra, i quali, oltre a essere estremamente inquinanti, sono causa del surriscaldamento del pianeta e dei conseguenti cambiamenti climatici.
Energia rinnovabile: impianti di produzione e costi
L’energia rinnovabile è prodotta tramite opportuni impianti di generazione: si parla di energia fotovoltaica, se ottenuta dall’irraggiamento solare sui pannelli fotovoltaici, di energia idroelettrica, se originata dalla caduta dell’acqua convogliata all’interno di centrali idroelettriche, di energia eolica, se prodotta dal passaggio del vento attraverso opportune turbine.
Naturalmente, i dispositivi adoperati, grazie alla costante ricerca e allo sviluppo di tecnologie di ultima generazione, oggi garantiscono una maggiore efficienza rispetto al passato.
Inoltre, secondo dati Lazard, l’energia proveniente da fonti di energia green risulta molto più competitiva rispetto a quella generata da combustibili fossili: analizzando il cosiddetto LCOE – levelized cost of energy, e paragonando le diverse forme di energia tenendo conto della spesa necessaria per l’installazione degli impianti, per la manutenzione periodica e per il combustibile, l’istituto americano evidenzia infatti una significativa riduzione dei costi al MWh per l’energia proveniente da fonti rinnovabili.
La situazione delle rinnovabili in Italia
Stando al report La situazione energetica nazionale nel 2021 pubblicato dal MITE a luglio 2022, oggi le energie rinnovabili hanno un ruolo estremamente cruciale nel sistema energetico italiano.
In un anno in cui le fonti di energia green hanno trovato ampio impiego sia per la produzione di elettricità sia per la generazione di calore negli ambienti, l’incidenza delle fonti di energia rinnovabili sui consumi è stata stimata pari al 19%.
Nel 2021, in particolare, con il 39% del totale, l’acqua è stata la fonte rinnovabile più adoperata per la produzione di energia elettrica, seguita dal sole, con 22%, e dal vento, con il 18%.
Inoltre, nel paese si è registrato un significativo incremento, rispetto all’anno precedente, degli investimenti in nuovi impianti rinnovabili, per un valore totale approssimativamente pari a 2 miliardi di euro.
Le rinnovabili nel futuro dell’Europa
Con il 75% di gas a effetto serra rilasciati nell’ambiente, allo stato attuale il settore energetico è il principale responsabile delle emissioni che si registrano a livello europeo, una problematica di fronte alla quale l’UE, negli ultimi anni, ha risposto mettendo in atto una serie di politiche in tema di clima e ambiente.
Non a caso, a conferma del ruolo cruciale in Europa delle fonti green, l’UE, in linea con le proposte contenute nel Pacchetto Pronti per il 55% – finalizzato a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 – punta a decarbonizzare il mix energetico in modo significativo, incrementando le energie rinnovabili, nello stesso periodo di tempo, dall’attuale target del 32% al più ambizioso obiettivo del 40%.