Da completamente sconosciute e quasi spaventose, le criptovalute in pochi anni sono diventate un metodo di investimento quasi tradizionale e in alcuni casi anche metodo di pagamento riconosciuto legalmente. L’interesse delle persone comuni negli anni è incrementato notevolmente e ormai sembra destinato a diventare un tipo di valuta stabile e adottato da tutti.
A confermare il recente successo di questo nuovo mondo di blockchain è anche un sondaggio di un broker online dedicato agli investimenti, che sottolinea come il 60% degli investitori che fanno affidamento alla loro applicazione hanno intenzione di focalizzarsi sugli asset di criptovalute nel medio e nel lungo termine. Come per il resto del mondo, la criptovaluta più di successo rimane il Bitcoin, la regina, e la maggior parte delle volontà di investimento si riversano proprio su di questa. Secondo recenti sondaggi, la percentuale degli italiani che detiene bitcoin è arrivata al 18%. Ormai, le criptovalute sono quasi nella vita e nelle notizie di tutti i giorni, infatti basti solo pensare che quando Lionel Messi è stato preso al Paris Saint-Germain, è stato annunciato che parte del suo stipendio sarebbe stato sottoforma di criptovaluta, nello specifico il PSH Fan Token, criptovaluta ufficiale della squadra.
Essendo così famosa, in molti stanno cercando di controllarla e di tenerla sotto controllo. Ci sono paesi come El Salvador che l’hanno resa valuta legale e altri come la Cina che continuano a cercare di vietarla. In El Salvador, i cittadini non sono obbligati ad usare i bitcoin se non vogliono, ma sono incoraggiati a farlo. Coloro che infatti si iscrivono al portafoglio crittografico ufficiale del governo ricevono da parte dello stato 30 dollari.
La Cina invece è da anni che cerca di vietare in ogni modo la criptovaluta, ma non riesce. L’ultima mossa è da parte della Banca Nazionale Cinese che ha recentemente dichiarato tutte le transazioni fatte in cripto illegali, chiedendo anche che il governo emanasse un divieto formale. La motivazione dietro alla richiesta sono la sicurezza della Cina e la protezione dei beni dei cittadini. La banca centrale ha anche chiesto alle aziende che ricevono pagamenti online di non accettare più i pagamenti e fare transazioni con le criptovalute, avvertendo anche le aziende di cambio internazionali di non fornire più i loro servizi di criptovalute ai cittadini cinesi.
Passando alle società in particolari, PayPal ha reso i propri servizi per il trading della regina delle criptovalute disponibili a tutti nel Regno Unito. Ora chiunque con un account nel paese può comprare, tenere da parte o vendere criptovalute usando il proprio account PayPal. Non solo bitcoin, ma anche ether, litecoin e bitcoin cash. Un’altra delle recenti adozioni del bitcoin che ha avuto più successo è sicuramente quella legata ai casinò. Infatti, al posto del denaro tradizionale ora è possibile giocare puntando la regina delle criptovalute e ottenere la ricompensa nel caso vinciate sempre in bitcoin. Naturalmente i giochi disponibili sono i classici passatempi nella loro versione online, come la roulette, le slot machine e anche i giochi di carte. In più, spesso è anche possibile partire con del capitale extra registrandoti ad un sito affidabile, in modo da poter partire con un bonus che in alcuni casi può essere anche molto cospicuo.
Siamo lontani dal record del bitcoin a 60mila dollari di marzo, dove la criptovaluta aveva segnato un +1000% nell’ultimo anno sia grazie all’interesse istituzionale che continuava a crescere, ma anche ad una domanda molto speculativa da parte degli investitori. Soprattutto, sta ricevendo sostegno da personaggi famosi come Elon Musk e Michael Saylor. Tuttavia, il primo sebbene all’inizio sostenesse la regina delle criptovaluta, con il tempo se n’è distaccato per via dell’alto danno all’ecosistema da parte del mining. All’inizio aveva annunciato che si potessero comprare le sue auto elettriche di Tesla attraverso Bitcoin, per poi ritirare l’offerta dicendo che l’avrebbero permesso solo quando il mining sarebbe diventato più eco-sostenibile. Al contrario, Michael Saylor, ceo di Microstrategy, è un grande sostenitore della criptovaluta e la usa addirittura come valuta di riserva al posto dell’oro o di asset stabili e non volatili come il bitcoin. Secondo il guru del bitcoin infatti, potrebbe servire come copertura nel caso l’inflazione e il dollaro rimangano deboli.