Il catasto rappresenta un registro in cui vengono segnati i beni e i loro possessori, in modo da ripartire in modo equo il carico fiscale tra i legittimi titolari. L’argomento è ampio e articolato, ci sono diversi documenti che si possono richiedere in base al proprio scopo. Tra questi c’è la voltura catastale che indica il cambiamento del titolare su un determinato immobile. Dato che solitamente avviene per una successione, andiamo a vedere come funziona in questo specifico caso.
Come fare la voltura catastale per successione
In caso di successione, la voltura catastale è obbligatoria per determinare a chi spetta l’immobile. Per fare questo è fondamentale aggiornare le intestazioni catastali, in modo che l’Amministrazione finanziaria possa lavorare sulle relative situazioni patrimoniali. La domanda deve essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate ogni volta che viene fatta una modifica che riguarda il titolare di un diritto reale su un bene immobile. Inoltre, la voltura catastale per successione rientra tra gli atti che esprimono l’inequivocabile volontà di accettare l’eredità anche senza una dichiarazione esplicita ma l’indagine deve essere condotta da un giudice.
Per inoltrare la voltura catastale bisogna presentare la copia della carta d’identità, il numero di telefono e il proprio indirizzo di domicilio, la ricevuta del pagamento della somma dovuta e una busta affrancata per la restituzione della ricevuta. Nel caso di invio tramite posta elettronica certificata, bisognerà scansionare tutti questi documenti in formato PDF, tranne la busta affrancata. La voltura per successione avviene nel caso di eredità e ci potrebbero essere dei conflitti, qualcuno potrebbe contestare la titolarità di un immobile e non è raro che venga messo in mezzo un notaio.
Chi deve presentare la domanda e come si fa
La domanda per la voltura catastale viene presentata da chi è tenuto a registrare gli atti con cui si trasferiscono diritti reali su beni immobili. Nel caso specifico di una successione la comunicazione spetta agli eredi, ai loro tutori, agli amministratori dell’eredità o agli esecutori testamentari. In alcune situazioni possono essere coinvolti più eredi ma basta mandare una sola domanda di voltura per immobile. Per avere un quadro più completo di chi ha diritto a presentare la domanda, li elenchiamo:
- privati, eredi, anche più di una persona, ad esempio un nucleo familiare;
- segretari o delegati di qualunque amministrazione pubblica;
- notai, per gli atti ricevuti o autenticati;
- cancellieri giudiziari per le sentenze registrate.
La domanda di voltura per successione spetta a chi presenta la dichiarazione di successione e può essere fatta in forma cartacea o con posta elettronica (raccomandata o pec) tramite l’Agenzia delle Entrate. Dopo aver presentato questa dichiarazione, l’erede ha 30 giorni per presentare la richiesta all’ufficio provinciale competente, che può essere quello in cui si trovano i beni. Questa operazione non costa molto e si può eseguire facilmente anche online, senza doversi recare in un ufficio.
La voltura catastale può essere richiesta anche per altri motivi, ad esempio per richiedere la variazione dell’intestazione di proprietà di un immobile per la presenza di errori. La voltura non è una sola, esistono tre tipologie specifiche: afflusso, preallineamento e recupero di voltura automatica. La prima viene richiesta quando il trasferimento della proprietà non è mai stato denunciato all’Agenzia delle Entrate, la seconda invece si richiede quanto il trasferimento è stato fatto correttamente ma non risulta essere presente nella banca dati catastale, mentre la terza viene eseguita quando la documentazione è incompleta o sbagliata. Se non siamo sicuri della compilazione, meglio farsi aiutare dagli esperti nel settore, in modo da accelerare i tempi ed evitare di fare errori. Anche se optiamo per la voltura online, possiamo comunque farci seguire da un servizio clienti.