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Vorreste pulire un lavandino nero ma non sapete come procedere? Ecco di seguito tutto ciò che dovreste assolutamente sapere in merito.
Il buon vecchio aceto. Dove saremmo senza? In un mondo pieno di macchie, di prodotti chimici aggressivi o di entrambi.
Il bello dell’aceto è che è innocuo per noi e per l’ambiente. Ed è economico. Ed è facilmente reperibile.
Se non vi piace l’odore dell’aceto, potete sempre contrastarne l’aroma con qualche goccia di olio essenziale. La lavanda è una scelta eccellente.
Quindi, come si pulisce il lavandino con l’aceto? Prendete dell’aceto bianco, mettetelo in un flacone spray con dell’acqua (50:50 dovrebbe bastare) e date una bella spruzzata al lavandino, dappertutto. Poi passate un panno in microfibra.
Una spruzzatina di detersivo (che alcuni chiamano sapone per piatti) in un panno fa miracoli con le macchie di sapone. Assicuratevi però che il detersivo utilizzato non contenga candeggina o enzimi che potrebbero penetrare nelle superfici del lavandino.
Spruzzate un po’ di questa sostanza miracolosa sulla scala e lasciate agire per circa 30 secondi. Poi, con il vostro fidato panno in microfibra, pulitela.
Come un ospite affascinante e sfacciato, ma fondamentalmente inoffensivo, il bicarbonato apporta alla festa quel tanto di abrasivo che basta per agire sulla bilancia, ma non abbastanza da graffiare il lavandino.
È un sottoprodotto dell’industria petrolifera e viene utilizzato per ogni tipo di scopo, compreso quello di condire le padelle e trattare le tavole. Infatti, viene spesso chiamato olio per taglieri. Se non avete l’olio minerale, potete usare l’olio d’oliva.
Se applicate un po’ di olio su un panno e lo passate velocemente intorno al lavello ogni 4-6 settimane, lo manterrete lucido.
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