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Con una siccità ufficiale dichiarata in molte zone dell’Italia, preparare il giardino alla pioggia non è mai stato così importante. Per assicurarsi che venga indirizzata dove è più necessaria, ci sono alcuni semplici accorgimenti che i giardinieri possono adottare per favorire la raccolta.
Quest’estate è stata senza dubbio una prova di resistenza per le piante e per i 30 milioni di giardinieri che le curano. Senza dubbio influenzerà ciò che vedremo piantato nei nostri giardini e nelle nostre comunità e i modi in cui i terreni saranno gestiti in futuro.
Un pozzo d’acqua è un ottimo modo per raccogliere e conservare l’acqua piovana. State pensando di comprarne uno? Potete facilmente installarli in una varietà di luoghi diversi, come garage, capannoni, pluviali e tetti delle serre. Potete anche scegliere la dimensione più adatta a voi e alle vostre esigenze. Le dimensioni variano da 30 a 250 litri e un serbatoio pieno da 210 litri può fornire acqua sufficiente a mantenere dieci contenitori medi (30 cm) in condizioni di siccità da maggio a settembre. E un capannone (2 x 3 m) può riempire fino a 18 cisterne in un anno medio di pioggia.
Potete contribuire a convogliare l’acqua piovana verso le piante scavando intorno ad esse un avvallamento, una cavità o un anello poco profondo simile a un piatto, in modo che lo spazio trattenga parte dell’acqua e la rilasci lentamente, invece di farla scorrere via.
Anche le aree in pendenza del giardino potrebbero trarre beneficio dalla creazione di un canale, come un’aiuola, per catturare il deflusso dell’acqua.
Scavare o pacciamare con materiale organico, come il compost da giardino ben tritato, può anche aiutare a immagazzinare le precipitazioni nelle aiuole. Inoltre, è possibile immagazzinare nel tempo l’equivalente di 31 mm di pioggia o 20 giorni di fornitura.
Se il vostro terreno o prato è duro o compattato, significa che l’acqua non riesce a penetrare efficacemente. Picchettare un prato ogni 10-15 cm, a una profondità di circa 10 cm, può aiutare il deflusso dell’acqua. Per i prati argillosi e compattati, invece, è meglio lasciar perdere, perché la chiodatura potrebbe causare danni maggiori.
Poiché le aiuole rialzate possono richiedere più acqua rispetto alle piante coltivate in piena terra, in quanto tendono a drenare più liberamente, potrebbero non essere la soluzione migliore nell’attuale clima caldo e secco. Potrebbe essere opportuno cambiare il modo di piantare per preparare meglio il vostro giardino per il futuro. Ovviamente, assicuratevi anche di avere un giardino a prova di intemperie (soprattutto per quanto riguarda i mobili).
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