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Di origine orientale e proveniente da Cina, Giappone e Nord America, il glicine è una pianta ornamentale bella e resistente. Nel linguaggio dei fiori, regalare una pianta di glicine simboleggia amicizia sincera e riconoscenza. Se ben coltivato, può assumere le dimensioni di un albero tra i più profumati che esistono e con opportuni interventi può essere coltivato non solo in giardino, ma anche in vaso.
Ecco cosa è necessario sapere per coltivare il glicine in giardino o sul balcone di casa.
Come coltivare il glicine in giardino o sul balcone
Il glicine (Wisteria sinensis) appartiene alla famiglia delle Leguminose ed è una pianta rampicante decidua dalla rapida crescita.
Ha fusti robusti, legnosi, volubili e sinuosi, con ramificazioni lunghe fino a 6 metri che si avvinghiano al sostegno, piegandolo. Le foglie si presentano composte e color verde tenero.
Tra i mesi di marzo e aprile produce numerosi e lunghi grappoli di colore viola, profumatissimi. I fiori hanno la tipica corolla papilionacea e sono riuniti, in numero di 15-30 unità, in grappoli lassi lunghi fino a 35 cm.
Un’ulteriore piccola rifioritura avviene successivamente nei mesi di giugno e agosto.
Quando coltivare il glicine
Sia in vaso sia nel terreno è preferibile piantare il glicine alla fine dell’inverno, in modo da evitare che le basse temperature o eventuali gelate impediscano la crescita della pianta. Se vivete in zone in cui il clima si mantiene piuttosto mite anche durante l’inverno, potete procedere con la coltivazione a partire da settembre e fino ad aprile.
Anche se si tratta di una pianta che si adatta bene a diverse tipologie di terreno, fate in modo che il glicine abbia a disposizione un terreno argilloso e ricco di sostanze organiche. Al momento della messa a dimora, prediligete una zona ben soleggiata.
Come piantare il glicine
Posizionate all’interno di una buca di almeno mezzo metro o di un vaso uno strato di stallatico maturo, coprite con uno strato di terreno, posizionate la pianta, riempite la buca o il vaso con altro terreno e annaffiate abbondantemente. Infine, sistemate il sostegno a cui il glicine dovrà arrampicarsi.
Sempre dopo la stagione calda, il glicine va concimato con prodotti a base minerale e poveri di azoto. Quando si coltiva una Wisteria in un recipiente su un balcone, conviene sempre usarla come rampicante in questo modo: bisogna lasciare un solo fusto alla pianta e bisogna farlo avviluppare su di un sostegno.
Innaffiatura
L’irrigazione della pianta di glicine varia in base alle diverse stagioni: deve essere frequente in estate e ridotta durante l’inverno. Le piante giovani richiedono annaffiature più frequenti in quanto temono di più i periodi di siccità. Nelle zone con clima temperato, durante la stagione autunnale e quella invernale, potrebbe anche essere sufficiente annaffiare la pianta una sola volta al mese.
Potatura
La potatura del glicine deve essere effettuata due volte all’anno, una in inverno e una in estate. Questo permette alla pianta di crescere in maniera più ordinata e produrre un maggior numero di fiori.
Durante la potatura invernale, da effettuare durante il mese di gennaio quando sono ormai cadute tutte le foglie, è necessario accorciare i rami con una cesoia ben affilata, lasciando solo 4-6 gemme per ogni ramo. Eliminare tutti i rami secchi o danneggiati.
Nel corso della potatura estiva, da effettuare nel mese di luglio, è importante accorciare i rami lunghi della nuova vegetazione lasciando 6-7 gemme in base alla grandezza del sostegno a cui è aggrappato il glicine.
Come coltivare il glicine in vaso
Per coltivare il glicine in vaso sul balcone o terrazzo è sufficiente dotarsi di un vaso di circa 40-50 cm di larghezza, in modo tale da andare incontro alle esigenze della pianta rinviando l’operazione del rinvaso. Non appena noterete che la terra a disposizione della pianta è diminuita, intervenite aggiungendola.
Fate attenzione alle temperature durante l’inverno e durante le giornate molto fredde, proteggendo la pianta con un’adeguata pacciamatura.
Fondamentale poi il concime: scegliete quello liquido contenente poco azoto. Ottimo anche quello a lenta cessione, da posizionare nel terriccio durante il mese di marzo.