Coliving e affitto: cosa valutare e i consigli di Joivy

Aspetti da considerare nella scelta tra coliving e affitto tradizionale secondo Joivy
Il coliving è un concetto abitativo basato sulla condivisione di spazi tra diverse persone che vivono sotto lo stesso tetto. A differenza dell’affitto tradizionale, con cui le persone affittano un’unità abitativa privata, nel coliving i coinquilini condividono non solo gli spazi comuni, ma anche le responsabilità e i costi legati alla gestione dell’abitazione. Ma questa soluzione è adatta a tutti?

Cosa valutare prima di scegliere il coliving: i consigli di Joivy

Secondo Joivy, il nuovo progetto di coliving sostenuto da DoveVivo, Chez-Nestor e ALTIDO, – promotori di questa nuova formula abitativa in Italia e all’estero – ci sono alcuni elementi chiave da tenere in considerazione prima di decidere se intraprendere o meno quest’avventura all’insegna della condivisione. L’esperienza del coliving, infatti, potrebbe non essere alla portata di tutti, in quanto non tutte le persone sono disposte a scendere a compromessi con gli altri.

Coliving o affitto?

Se la persona che si trova al bivio tra queste due possibilità non sa bene cosa scegliere, potrebbe essergli utile porsi delle domande e darsi delle risposte sincere.

I quesiti in questione hanno a che fare con i concetti di privacy, libertà di fare quel che si vuole, e voglia di avere una casa tutta per sé. Questi sono in realtà tutti fattori che non fanno parte della filosofia del vivere in coliving. A questo punto bisogna quindi chiarire a sé stessi alcuni punti.

Innanzitutto, è necessario considerare il budget a disposizione. Se il limite è abbastanza alto, l’idea di un affitto potrebbe essere un’opzione, ma nel caso di finanze ristrette scegliere il coliving può essere di certo una soluzione molto interessante.

L’aspetto economico, però, è solo uno dei fattori da valutare, e tra l’altro è anche uno dei meno impattanti dal punto di vista mentale. Sì, perché bisogna anche chiedersi quanto siano importanti per il proprio stile di vita la privacy e la tranquillità. Questo perché vivere in coliving significa condividere gran parte del tempo con altre persone, scendere a compromessi, accettare gli orari e le abitudini dei propri coinquilini, e superare eventuali discussioni o litigi in caso di incomprensioni. Se non si è disposti a sopportare tutto questo, è chiaro che questa formula abitativa è decisamente da scartare.

Caratteristiche principali

Non c’è una regola che stabilisce quale soluzione sia la migliore. Si tratta di una scelta prettamente personale, da prendere in base alla propria personalità e alle proprie esigenze. Entrambe presentano caratteristiche interessanti e altre meno. Considerando che, come detto, l’affitto permette una maggiore privacy e libertà, nonché tranquillità, comporta una maggiore responsabilità sulle spese e la gestione della casa, nonché il pagamento dell’intero canone mensile, vediamo quali sono le più importanti del coliving. Si tratta di una formula:

  • economica;
  • estremamente social, per chi non ama stare da solo;
  • pronta a essere abitata;
  • più collaborativa, in quanto ciascuno farà la propria parte a differenza dell’affitto dove tutto è a carico di una sola persona;
  • localizzata in genere nel centro città.

Se dovessimo invece indicarne altre meno attraenti, allora potremmo dire che il coliving è:

  • un luogo dove non è sempre possibile avere la propria privacy;
  • uno spazio in cui non si è quasi mai soli;
  • un posto dove bisogna tenere conto delle esigenze di ogni coinquilino e si ha meno libertà.

Tirando le somme, quindi, è evidente come scegliere tra affitto e coliving possa fare la differenza tra una vita più solitaria e tranquilla e un’altra più social e vivace.

Valutare tutti i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le soluzioni e considerare le proprie priorità può sicuramente aiutare nel decidere quale formula abitativa faccia al caso proprio.

Scritto da Daniele Caretti

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