La casa di Harlan Thrombey in Knives Out è una vera e propria icona. Nel film Knives Out, il ricco ed eccentrico scrittore di romanzi gialli Harlan Thrombey vive all’interno di un vero e proprio tabellone di “Clue”, come lo descrive uno dei personaggi.
La villa è un personaggio a sé stante, pieno di segreti e misteri che vengono lentamente svelati durante lo svolgimento della storia.
Ma la casa è vera? Hanno girato sul posto? O le stanze sono solo dei set progettati su un palcoscenico separato?
Continuate a leggere per vedere le foto della splendida villa di Knives Out.
Knives Out parla di uno scrittore di gialli di nome Harlan Thrombey (interpretato da Christopher Plummer) che vive in questa villa in stile gotico. La festa per il suo 85° compleanno riunisce tutti i suoi cari per festeggiare, ma il mattino dopo viene trovato morto nel suo studio.
Sembra che si tratti di un suicidio. Ma lo è stato davvero? L’investigatore privato Benoit Blanc (Daniel Craig) si reca alla villa per indagare.
Il regista Rian Johnson ha scelto due grandi case nel Massachusetts per rappresentare la casa di Harlan Thrombey.
Per gli esterni è stata utilizzata una villa privata in stile gotico revival. Le scene interne, invece, sono state girate all’interno della Ames Mansion nel Borderland State Park.
Secondo il Boston Globe:
Il location manager di “Knives Out”, Charlie Harrington, ha dichiarato di sapere che la Ames Mansion sarebbe stata un luogo ideale per le riprese, avendo già utilizzato l’edificio – e persino la stessa stanza al suo interno – per girare il reboot di “Ghostbusters” del 2016.
In “Knives Out”, Harrington e la troupe hanno trascorso gran parte del tempo di produzione in quella stanza, una biblioteca della Ames Mansion, mentre il regista Johnson metteva sotto la sua lente d’ingrandimento attori come Chris Evans (“The Avengers”), Toni Collette (“Little Miss Sunshine”), Don Johnson (“Miami Vice”) e Jamie Lee Curtis (“Halloween”).
“Il film entra ed esce da quella stanza praticamente per tutto il film”, ha detto Harrington. “Mentre tutti raccontano la loro storia, il loro alibi, noi siamo rimasti in quella stanza”.
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