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Il 2021 inizia con una serie di agevolazioni, tra cui il bonus mobili, che lo stato ha deciso di concedere o di prolungare, se già presenti nell’anno precedente. Dopo le prime voci sul bonus per rifare l’impianto elettrico, si diffondono finalmente anche le informazioni per quando riguarda il bonus per la ristrutturazione della casa.
Di seguito una mini guida per capire meglio di cosa si tratta.
Per chi effettuerà lavori di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2021, ci sarà la possibilità di richiedere un bonus che consiste in una detrazione fiscale Irpef del 50%. La detrazione può essere richiesta per spese che non superino i 96.000 euro.
Con spese di ristrutturazione si intendono quei lavori che derivano dalla manutenzione ordinaria, come ad esempio la sostituzione di infissi esterni e serramenti, il rifacimento di scale e rampe, interventi finalizzati al risparmio energetico o recinzione dell’area privata. Sono compresi anche interventi di manutenzione straordinaria, come ad esempio i lavori di ristrutturazione edilizia sulle singole unità immobiliari residenziali.
Tra le novità per ricevere l’agevolazione, vi sono la possiblità di ricevere una cessione del credito e uno sconto diretto in fattura. Questi due metodi sono stati introdotti per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, quelli di riqualificazione energetica, l’adozione di misure antisismiche e restauri o ristrutturazioni di facciate per gli edifici esterni. Alcuni di questi fanno parte di altri bonus: l’ecobonus e il sismabonus, entrambi validi per il 2021.
Questa agevolazione può essere richiesta da una serie di soggetti che si occupano delle spese di ristrutturzione. In particolare
Per poter richiedere il bonus, bisognerà prestare attenzione ad avere tutti i documenti necessari e ad avere effettuato i pagamenti dei lavori secondo le seguenti indicazioni.
I pagamenti dovranno essere stati effettuati attraverso un bonifico bancario o postale parlante, indicando come causale del versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Andranno inseriti anche il codice fiscale di colui che beneficerà della detrazione e del beneficiario del pagamento.
Nessun problema se i lavori sono stati pagati tramite un finanziamento, sarà la società finanziaria a dover rilasciare del bonifico.
La richiesta dovrà avvenire compilando la dichiarazione dei redditi, a meno che non si decida di optare per la cessione del credito e dello sconto in fattura. Ad ogni modo, bisognerà indicare gli oneri sostenuti nel modello 730 e presentare altri documenti in fase di controllo, tra cui: le abilitazioni amministrative, fatture, ricevute fiscali e dei bonifici, la domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti e altri.
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