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Bonifica amianto: un passo fondamentale prima di ristrutturare casa

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Prima di avviare qualsiasi progetto di ristrutturazione, è fondamentale assicurarsi che la propria abitazione sia priva di amianto. Questo materiale, ampiamente utilizzato in passato per le sue eccellenti proprietà isolanti e ignifughe, è ora riconosciuto come estremamente pericoloso per la salute umana. La bonifica dell’amianto è quindi un passaggio imprescindibile per garantire la sicurezza degli abitanti e degli operatori edili.

Cos’è l’amianto e perché è pericoloso

L’amianto è un gruppo di minerali fibrosi utilizzati per decenni in vari settori industriali e edili. La sua pericolosità deriva dalla natura delle sue fibre, che se inalate possono causare gravi malattie respiratorie, tra cui l’asbestosi, il mesotelioma pleurico e il carcinoma polmonare.

L’asbestosi è una malattia polmonare cronica causata dall’inalazione delle fibre di amianto, che provoca una progressiva riduzione della capacità respiratoria. Il mesotelioma pleurico è un tumore maligno che colpisce il mesotelio, il tessuto che riveste i polmoni e altri organi interni. Anche il carcinoma polmonare, una delle forme più comuni di cancro ai polmoni, è strettamente legato all’esposizione all’amianto.

L’amianto è particolarmente pericoloso quando le sue fibre vengono disperse nell’aria e inalate, fenomeno che può avvenire durante lavori di manutenzione, demolizione o ristrutturazione in edifici contenenti materiali in amianto. L’esposizione prolungata può portare a gravi problemi di salute, manifestandosi anche decenni dopo il contatto iniziale.

Dove si trova l’amianto

L’amianto è stato utilizzato in una vasta gamma di prodotti edilizi e industriali, tra cui:

  • Lastre di copertura e rivestimenti in fibrocemento: comunemente conosciuti come eternit, utilizzati per tetti e pareti.
  • Tubi e condotte: impiegati per il trasporto di acqua e altre sostanze.
  • Materiali isolanti: utilizzati per l’isolamento termico e acustico in edifici e impianti industriali.
  • Pavimenti in vinile: contenenti amianto, spesso installati in edifici residenziali e commerciali.
  • Guarnizioni e sigillanti: per caldaie, forni e altre apparecchiature industriali.
  • Prodotti tessili: come guanti e indumenti protettivi resistenti al calore.

Quando è stato abolito l’amianto in Italia

In Italia, l’uso dell’amianto è stato vietato con la legge 257 del 1992, che ha messo al bando l’estrazione, l’importazione, la lavorazione e la vendita di questo materiale. Tuttavia, molti edifici costruiti prima di questa data contengono ancora amianto, rendendo la bonifica una questione cruciale per la salute pubblica e la sicurezza.

Tipologie di bonifica dell’amianto

Le principali metodologie per la bonifica dell’amianto sono tre: rimozione, incapsulamento e confinamento. Ognuna di queste tecniche ha caratteristiche specifiche, vantaggi e svantaggi che devono essere considerati attentamente.

Rimozione

La rimozione dell’amianto implica l’asportazione totale del materiale contaminato. Questo approccio elimina completamente ogni potenziale fonte di esposizione, rendendolo il metodo più sicuro e definitivo. Tuttavia, comporta rischi significativi per i lavoratori e l’ambiente durante le fasi di smantellamento e smaltimento. Infatti, i rifiuti prodotti sono altamente tossici e richiedono un trattamento specializzato per il loro corretto smaltimento.

Un ulteriore aspetto da considerare è la necessità di sostituire il materiale rimosso con uno non pericoloso, per ripristinare le proprietà isolanti o strutturali dell’edificio. Nonostante questi oneri, la rimozione è spesso preferita per la sua capacità di eliminare completamente il rischio di esposizione all’amianto.

Incapsulamento

L’incapsulamento prevede il trattamento del materiale contenente amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che inglobano le fibre di amianto, creando una pellicola protettiva sulla superficie. Questo metodo non richiede la successiva applicazione di un materiale sostitutivo e non genera rifiuti tossici, riducendo così i rischi per i lavoratori e l’ambiente.

L’incapsulamento è particolarmente indicato per materiali poco friabili, come quelli cementizi. Tuttavia, lascia il materiale contenente amianto all’interno dell’edificio, richiedendo un programma di controllo e manutenzione periodico per assicurarsi che il trattamento rimanga efficace nel tempo.

In caso di alterazioni o danni alla pellicola protettiva, il trattamento deve essere ripetuto. Inoltre, l’incapsulamento può alterare le proprietà originali dell’amianto, influenzando la sua integrità strutturale.

Confinamento

Il confinamento consiste nell’installazione di una barriera fisica che isola il materiale contenente amianto dalle aree occupate dell’edificio. Questo metodo è efficace per impedire la dispersione di fibre di amianto nell’ambiente circostante, specialmente se associato all’incapsulamento. La barriera deve essere resistente agli urti e mantenuta in buone condizioni per garantire la sicurezza a lungo termine.

Il confinamento è spesso utilizzato per aree circoscritte o difficilmente accessibili, come colonne o piccoli vani tecnici. Anche in questo caso, è necessario un programma di controllo e manutenzione per monitorare l’integrità della barriera e l’eventuale rilascio di fibre all’interno del confinamento.

Scelta della metodologia di bonifica

La scelta della metodologia di bonifica dell’amianto dipende da vari fattori, tra cui il tipo e le condizioni del materiale, la sua ubicazione e le preferenze del proprietario dell’immobile. La rimozione è consigliata quando si vuole eliminare definitivamente il rischio di esposizione, mentre l’incapsulamento e il confinamento possono essere più appropriati in situazioni dove la rimozione risulterebbe troppo rischiosa o complessa.

È importante consultare professionisti specializzati per valutare la soluzione più adatta alle proprie esigenze, come MBA Ambiente Milano, garantendo così un ambiente sicuro e conforme alle normative vigenti.

La bonifica dell’amianto è un passo fondamentale prima di iniziare qualsiasi progetto di ristrutturazione. Ogni metodologia presenta vantaggi e svantaggi che devono essere valutati attentamente per assicurare la massima sicurezza e sostenibilità dell’intervento. Affidarsi a esperti del settore è essenziale per effettuare una bonifica corretta e sicura, proteggendo la salute degli abitanti e l’integrità dell’ambiente circostante.

In conclusione, la presenza di amianto nelle strutture edilizie rappresenta un grave rischio per la salute e richiede un intervento tempestivo e adeguato. Prima di avviare lavori di ristrutturazione, è indispensabile effettuare un’accurata valutazione della presenza di amianto e scegliere il metodo di bonifica più appropriato. Solo così si potrà garantire la sicurezza degli abitanti e degli operatori coinvolti nei lavori, assicurando al contempo la conformità alle normative vigenti e la protezione dell’ambiente.

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