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Acquistare casa: i documenti da richiedere prima di avanzare la proposta

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Quello di acquistare casa è un passo molto importante: oltre a segnare, per tantissime persone, l’inizio della propria indipendenza abitativa, esso mette in ballo i risparmi di un’intera vita, oppure, per chi otterrà un mutuo, richiederà decenni di lavoro affinché la somma dovuta possa essere corrisposta nella sua interezza.

È dunque evidente il fatto che quest’acquisto debba essere compiuto con tutte le accortezze del caso, e oggi, fortunatamente, vi sono molteplici documenti che consentono di conoscere in modo del tutto oggettivo quali sono le caratteristiche del bene a cui ci si sta interessando, evitando così di incappare in brutte sorprese.

Quali sono, dunque, i documenti che dovrebbero essere sempre acquisiti e visionati prima di acquistare una casa, o meglio prima di effettuare una prima proposta d’acquisto? Andiamo a scoprirlo!

Visura catastale ed ipotecaria

La visura catastale e la visura ipotecaria sono i primi, importantissimi documenti che devono essere richiesti prima di effettuare una proposta d’acquisto relativa ad un immobile.

Si tratta di due documenti piuttosto simili, non a caso vengono spesso confusi l’uno con l’altro, ma ci sono delle differenze che non devono essere trascurate.

Brevemente, mentre la visura catastale si concentra sulle caratteristiche tecniche dell’immobile, fornendo anche i dati anagrafici del suo proprietario, la visura ipotecaria fa il punto su eventuali ipoteche e altri diritti reali attivi sul bene in questione, informazioni, queste, che chi vuol comprare deve assolutamente conoscere.

Entrambi i documenti possono essere reperiti in modo molto semplice: società specializzate come iVisura offrono dei servizi tramite cui è possibile ottenere una visura ipotecaria e catastale relativa a qualsiasi immobile comodamente online.

Attestato di Prestazione Energetica

Quanto è efficiente un immobile dal punto di vista energetico? Oggi è possibile rispondere a questa domanda in modo preciso ed obiettivo grazie ad un apposito documento, divenuto obbligatorio per tutte le compravendite, ovvero l’Attestato di Prestazione Energetica, spesso indicato con l’acronimo APE.

Esso indica in modo chiaro tutte le informazioni più importanti relative, appunto, all’efficienza energetica dell’immobile in questione, ma soprattutto indica la Classe Energetica a cui appartiene; le classi energetiche, è utile sottolinearlo, sono A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F e G, partendo dalla migliore fino alla peggiore.

Le procedure tramite cui si riscontrano le caratteristiche energetiche dell’immobile e tramite cui viene assegnata la classe energetica di appartenenza sono tenute da professionisti specializzati a seguito di apposite perizie, al termine delle quali, appunto, redigono l’APE.

Un’elevata efficienza energetica è sinonimo non solo di comfort, ma anche di inferiori consumi, ecco perché i dati contenuti in questo documento sono importantissimi.

Certificato di agibilità

Il certificato di agibilità è un documento che attesta il fatto che l’immobile sia agibile in quanto conforme a tutti i requisiti di abitabilità, sicurezza, salubrità e igiene.

Questo documento non considera solo le caratteristiche originarie dell’immobile, ma anche quanto può esser stato ottenuto tramite dei lavori di ristrutturazione; la sua importanza, dunque, è indiscussa.

Regolamento condominiale e dichiarazione dell’amministratore

Se l’abitazione a cui ci si sta interessando è ubicata all’interno di un condominio, bisogna accertarsi anche della sua regolarità in ambito condominiale.

In tale ottica è necessario dotarsi anzitutto del regolamento condominiale, inoltre il relativo amministratore deve fornire un’attestazione del fatto che il suo titolare abbia provveduto al pagamento di tutte le spese condominiali, sia a carattere ordinario che straordinario.

Delibere delle recenti assemblee condominiali

Se l’immobile d’interesse si trova in un condominio non è sufficiente accertare i regolari pagamenti condominiali del suo titolare, bisogna verificare anche che non vi siano situazioni pendenti di altro tipo consultando le delibere condominiali più recenti.

Ma per quale motivo si afferma questo? Potrebbe ad esempio accadere che i condomini abbiano deliberato l’effettuazione di determinati lavori, i quali possono però avviarsi solo una volta avvenuto l’avvicendamento del proprietario dell’immobile in questione.

Chi acquista, ovviamente, deve essere a conoscenza di simili fattispecie, e potrebbe non essere intenzionato a sostenere spese di questa natura.

Certificato di destinazione urbanistica di terreni e pertinenze

Se all’abitazione sono associati dei terreni e altre pertinenze di dimensioni importanti (oltre i 5.000 metri quadri), è assolutamente opportuno avere un quadro chiaro circa la relativa destinazione urbanistica.

Da questo punto di vista, il documento di riferimento è appunto il certificato di destinazione urbanistica, con il quale viene anche confermata l’appartenenza di tali pertinenze all’immobile in questione.

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