2022, anno complesso per le compravendite immobiliari: i dati e i prezzi di mercato

La ricerca condotta dall'Osservatorio sul mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate conferma la crescita del mercato immobiliare iniziata già nel 2021. Insieme all'aumento della richiesta, crescono però anche i prezzi di mercato.

I due anni di pandemia hanno inevitabilmente fermato il mercato mondiale e italiano in quasi tutti i settori. D’altra parte, però, sembrerebbe che abbia giovato a quello del mercato immobiliare iniettando negli italiani la voglia sempre maggiore di comprare casa. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio sul mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, infatti, nel corso del 2022 i dati hanno mostrato una tendenza piuttosto favorevole all’acquisto di un immobile, confermando l’andamento positivo già iniziato durante il 2021.

In questo scenario di certo non è da sottovalutare il ruolo che hanno svolto e continuano a svolgere i portali di annunci come OffroCasa, dove sia privati sia agenzie immobiliari possono inserire gratuitamente la propria inserzione per quanto riguarda vendite o affitti.

I numeri del mercato immobiliare del 2022

Il 2022 sta per terminare e il mercato immobiliare tira le sue somme. In numeri, si parla di un totale di ben 219.000 compravendite avvenute nel secondo trimestre dell’anno, tra aprile e giugno. Questo dato supera dell’8,6% quello registrato dal settore nello stesso trimestre durante il 2021.

Merito di tutto, la riscoperta della vita in casa. La pandemia da Covid-19 ha infatti costretto le persone a trascorrere più tempo di quanto fossero abituate a fare tra le mura domestiche, imponendo loro di sforzarsi a cercare soluzioni alternative per svolgere le proprie attività lavorative e di svago. Le nuove necessità quindi hanno spinto ancora di più verso l’acquisto di una casa più grande e con spazi esterni: ecco perché un dato dello scorso anno dimostra come l’aumento si sia registrato in modo più consistente nei non capoluoghi.

Oggi, però, con il ritorno dei turisti, dei lavoratori fuori sede e degli studenti universitari, il trend si è invertito: il tasso di crescita dei comuni capoluogo è cresciuto del 10,7% mentre quello dei comuni non capoluogo del 9,8%.

Secondo le stime, le città con i maggiori aumenti di numero di compravendite sono Roma e Bologna, con l’11% di acquisti in più rispetto al secondo trimestre del 2021, seguite da Palermo (+8,8%), Genova (+6,5%) e Milano (+4%). Dal punto di vista geografico, l’aumento riguarda per il 15,3% il Sud Italia e per il 17,4% i capoluoghi delle regioni meridionali.

Secondo i dati, circa la metà degli acquirenti ha poi usufruito delle agevolazioni sulla prima casa promosse dal Governo e il restante 50% ha fatto ricorso a mutui a garanzia.

Il risveglio del mercato delle locazioni

Turisti, studenti e lavoratori hanno anche riportato in vita il settore degli affitti brevi. Nella prima parte del 2022 questi hanno registrato nello specifico un +2,1% per quanto riguarda i monolocali, un +,4% per i bilocali e un +2,2% per i trilocali. La ripresa si è mostrata più consistente nella città di Milano dove i dati mostrano un aumento rispettivamente del 4,8%, 4,7% e 4,5%.

I prezzi delle case in Italia sono in aumento

Se è vero che la domanda di immobili in Italia è in crescita, è anche vero che lo sono pure i prezzi i quali continuano a lievitare in ogni parte d’Italia. La carenza di materie prime e l’aumento dei costi di quest’ultime hanno sicuramente inciso per la maggiore sulla contrapposizione tra domanda e offerta non del tutto adeguata.

Tra le grandi città nelle quali si è verificato maggiormente l’aumento troviamo Milano (+4%), Bari (+3,8%) e Genova (+0,9%). Tra i capoluoghi di provincia, che hanno aumentato i prezzi in media dell’1,5%, spiccano Ferrara (+8,5%), Reggio Emilia e Trieste (+6,8%). Inoltre, anche le zone periferiche delle città hanno visto, nella prima parte del 2022, una crescita dell’1,5%.

Scritto da Redazione Online

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